venerdì 19 luglio 2013

PAURA DEGLI ALTRI






Paura degli altri o timidezza? 


Diciamo che fanno parte di un continuum che parte dalla timidezza fino ad arrivare alla paura degli altri se non addirittura alla paranoia. Ovviamente parliamo di " paura degli altri" dandone una connotazione patologica ovvero quando non c'è un motivo oggettivo per averne: per esempio se sono in guerra e l'altro e' il nemico, la mia e' una paura fondata.

La possiamo considerare quindi una fobia sociale?

Se escludiamo la paranoia ( quando si ha la CERTEZZA che gli altri vogliano farci del male) possiamo includere questa paura nelle fobie sociali, coerentemente con il DUBBIO che gli altri vogliano farci del male.

A che eta' si può manifestare e quali possono essere le cause?

Si può manifestare dal momento in cui ci si distacca dalla figura materna ; Le cause...be' nel bambino molto piccolo gioca un ruolo fondamentale l'idea di non essere amabile per questo, in un contesto con estranei non si sente a suo agio; nell'eta scolare farei riferimento alla paura di non reggere il confronto con gli altri mentre, nella vita adulta parliamo più della paura di non essere adeguato.

L'ambiente familiare può essere d'aiuto o di ostacolo?

La famiglia e' il primo contesto sociale in cui si e' inseriti, matrice quindi, dell'atteggiamento che ognuno forma e sviluppa in rapporto agli altri. Il ruolo che ricopre e' quindi fondamentale! Una famiglia iper protettiva farà crescere il proprio figlio con l'idea che il mondo esterno e gli altri sono pericolosi, temibili; questo aspetto, associato ad una struttura mentale ansiosa, e' un potenziale campo fertile per il generarsi della problematica!

Queste persone tendono ad isolarsi dal mondo e a crearne uno tutto loro?

Tendenzialmente il bambino vorrebbe isolarsi ma la sua vita e' assolutamente gestita dai genitori che, anche se erroneamente volessero assecondarlo, non potrebbero per via degli impegni come la scuola, lo sport, il catechismo, le festicciole di compleanno....l' adulto invece e' molto più libero di gestire il proprio tempo libero e quindi tende appena può ad isolarsi. 
Al giorno d'oggi poi, con i social networks trovano un ottima scappatoia che permette loro di comportarsi " come se" . Questo, da una parte aiuta ma dall'altra conferma loro di avere un problema e gli permette di crearsi una corazza che li irrigidisce ulteriormente.

In che modo si vince questa fobia?

Attraverso un percorso di riabilitazione psicologica in cui viene corretto il sistema percettivo reattivo della realtà aiutando il paziente ad attuare delle nuove soluzioni funzionali alla risoluzione della sua problematica.

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